A finire ancora una volta nel mirino di Michelangelo Scannapieco, responsabile dell’Associazione Nazionale penisola sorrentina “Mani pulite” la segretaria comunale Candida Morgera.
A cominciare dalla ritardata pubblicazione all’Alb0 Pretorio delle deliberazioni dei vari Consigli comunali, (dopo quindici giorni vengono tolte) a causa della ritardata trascrizione (voluta?) e soprattutto sulle mancate “attivazioni” dell’Uffcio antiabusivismo dei provvedimenti di demolizioni riguardanti assessori, parenti diretti, amici degli amici.
Le solite denunce, supportate anche da sopralluoghi della Polizia Municipale e dell’Uffico tecnico comunale, finite vergognosamente nel dimenticatoio ma da spolverare anche per il rischio concreto di un commissariamento del Comune per la sentenza della Cassazione sull’incandidabilità di Marco Fiorentino alle ultime elezioni amministrative.
E proprio in previsione di questo rischio reale, il Re sole, annuncia attraverso un autorevole giornale regionale destinatario di grossi contributi comunali con acquisto di numerose pubblicazioni, la “mandata a casa” di ben quattro Assessori ( tre in forza al gruppo di Marco Fiorentino, tra cui il vicesindaco Filomena Cappiello, ed uno, espressione del gruppo di Luigi Di Prisco, destinato a cedere,secondo l’estensore dell’articolo, lo scettro di Presidente del Consiglio Comunale .
Pesi “morti”, considerate le accuse di Michelangelo Scannapieco sui mancati interventi negli alberghi dei parenti di due assessori e le stesse vicende giudiziarie di Marco Fiorentino debitore “nullatenente” di circa un milione di euro verso il Comune di Sorrento.
Una nuova alleanza potrebbe nascere, a detta dei beni informati, con il solito “pregiudicato” semprevivo Rosario Fiorentino ed il suo gioiello di oro di Bologna, Eduardo, e soprattutto con Mariano Pontecorvo, politico di lungo corso, orfano fortunato di Mario Gargiulo, alle prese con un’effciente gestione della Fondazione Sorrento che non faccia rimpiangere il suo predecessore Gaetano Milano, politico fallito e cameriere estivo in quel di Marciano. (Il periodo di Alfonso Iaccarino come Ad è durato troppo poco per emettere un giudizio).
Forza e coraggio, Michelangelo Scannapieco, la giustizia è lenta ma prima o poi arriva sempre.